Mattoni, legno o calcestruzzo? Classica o moderna? Open Space o ad ambienti suddivisi? Sono molti i fattori che incidono nella scelta di come costruire la nostra prossima casa. Sicuramente uno dei primi aspetti ad essere considerato e il tipo di materiale da utilizzare, come anche la robustezza e durevolezza dell'edificio, altro fattore direttamente collegato alla tipologia di materiali.
Ma c'è un terzo elemento che negli ultimi anni ha assunto un'importanza sempre maggiore quando si è trattato di decidere come costruire la nostra prossima casa: l'impatto ambientale. Quando si parla di case ecologiche si fa spesso riferimento al legno come materiale a basso impatto per eccellenza: vediamo perché.
Nelle case ecologiche è possibile utilizzare il legno naturale?Il legno è il materiale da costruzione naturale per eccellenza ma, tranne in rari casi, non è possibile utilizzarlo nella forma in cui lo troviamo in natura. Per garantire le assolutamente necessarie caratteristiche di robustezza e resistenza il legno per costruzioni va quindi trattato. In questo modo è possibile produrre elementi in legno in grado di difendersi dalla degradazione organica e dagli attacchi dei parassiti, come anche opporre una valida resistenza ai danni da fuoco e al lento, ma pericolosissimo espandersi dell'umidità sulla sua superficie.
In ogni caso, la casa in legno rimane di gran lunga la soluzione ideale per avere ambienti caldi confortevoli, naturali e ad impatto ambientale ridotto rispetto alle case costruite con materiali tradizionali quali muratura e cemento. Se poi, alla struttura portante in legno e alle pareti ad elevato coefficiente di isolamento termoacustico, abbiniamo un impianto solare fotovoltaico, pannelli solari termici, riscaldamento a pavimento, pellicole per vetri e pompa di calore, il risparmio energetico sarà elevatissimo, rendendo l’impatto ambientale dell’edificio quasi nullo. Non è un caso che molte case in legno ottengano prestigiose certificazioni che ne attestano l’effettivo ridotto impatto ambientale.
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