La nuova Legge di Bilancio, approvata il 28 dicembre 2024 ed entrata in vigore il 1° gennaio 2025, ridisegna il panorama dei bonus edilizi con una dotazione complessiva di 30 miliardi di euro.
Le novità introdotte dal Governo segnano un punto di svolta nella politica degli incentivi per la casa: mentre alcuni bonus storici vengono riconfermati, seppur con aliquote ridotte, altri vengono definitivamente archiviati. Analizziamo nel dettaglio le misure previste per il 2025, per orientarsi tra conferme, modifiche e cancellazioni nel settore delle agevolazioni edilizie.
Il testo della Legge di Bilancio ha riconfermato anche nel 2025 il Bonus ristrutturazione con una detrazione del 50%, ma con un requisito importante: possono accedervi solamente i proprietari degli immobili, escludendo i familiari conviventi che in precedenza ne avevano diritto.
Saranno validi nel 2025 anche:
Il Bonus mobili
L’Ecobonus con aliquota unica al 50%
Il Sismabonus acquisti
Tutte queste agevolazioni sono destinate esclusivamente alla prima casa, per la quale resta in vigore l’aliquota del 50%. Per quanto riguarda le seconde case, è prevista una progressiva riduzione delle detrazioni:
36% dal 2025
30% dal 2026
Per tutti gli interventi viene mantenuto il limite massimo di spesa di 96.000 euro.
Importante novità sul fronte Superbonus: nel 2025 resta possibile beneficiare della detrazione al 65% solo se la CILAS è stata presentata entro il 15 ottobre 2024.
Bonus casa 2025: focus sull’efficientamento energetico
Il Governo si sta concentrando sulle detrazioni mirate all’efficientamento energetico degli edifici, ma evitando incentivi senza cognizione di causa. Stando ai dati del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (Pniec), gli immobili italiani sono responsabili del 44% dei consumi energetici, cioè circa il 26% degli agenti inquinanti è causato dalle abitazioni.
L’obiettivo della Manovra 2025 resta quello di rispettare gli obiettivi della Direttiva Europea sulle Case Green. Il Governo ha comunque chiesto dei correttivi sulla Direttiva delle Case Green, considerata troppo ambiziosa e difficile da soddisfare per il nostro Paese.
Il Piano Strutturale di Bilancio (PSB) propone inoltre di semplificare le procedure condominiali e di incentivare l’adozione di tecnologie sostenibili, come le pompe di calore e il riscaldamento a pavimento. Sono previsti anche finanziamenti dedicati alle famiglie in condizioni di povertà energetica.
Il quadro degli incentivi delineato dalla Manovra 2025 non è inflessibile, e ulteriori modifiche potrebbero essere introdotte per raggiungere l’obiettivo fissato dalla Direttiva Case Green di tagliare del 16% i consumi degli edifici residenziali entro il 2030 e del 22% entro il 2035.
Sebbene il Governo abbia puntato su una riduzione dei bonus e delle aliquote, per adeguarsi efficacemente alla direttiva europea potrebbe essere necessaria una revisione completa degli incentivi edilizi, al momento insufficienti per raggiungere gli obiettivi prefissati per il 2050. L’utilizzo dei fondi del PNRR, del Fondo Sociale per il Clima e dei fondi strutturali dell’UE potrebbe essere considerato per finanziare un nuovo sistema di agevolazioni, insieme alle risorse a livello statale e locale.
È probabile che in futuro possano essere introdotti nuovi bonus edilizi mirati principalmente alle fasce più vulnerabili della popolazione, utilizzando parametri legati al reddito, con particolare attenzione a famiglie numerose o con membri affetti da disabilità. Inoltre, la Direttiva Casa Green prevede detrazioni in fattura, fondi di garanzia, schemi finanziari pay-as-you-save, contratti di rendimento energetico, prestiti per l’efficienza energetica e mutui ipotecari per la ristrutturazione degli edifici.
Ristrutturare casa nel 2025 resta ancora molto conveniente, potendo usufruire dei bonus edilizi riconfermati fino al 31 dicembre.
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